Naso sorge su di un colle nel primo entroterra dei monti Nebrodi, a 495 m di quota sul livello del mare. Fondata nel 1218 a.C. da Agatirno, figlio di Eolo e Dio dei venti.
Il nome del paese deriva dal latino Nasus, che significa sporgenza. Il borgo probabilmente è di origine altomediovale e nel corso dei secoli appartenne a diverse famiglie feudali: ai Cadorna, agli Artale Alagona, agli Aragona e ai Conti Ventimiglia, sotto i quali nel 1472 divento contea. Venne fortificata da mura che la circondavano per buona parte del suo perimetro e vi si poteva accedere attraverso cinque porte delle quali una è ancora visibile nella zona orientale della città, mentre nulla più resta dell’antico castello, se non il nome dell’omonima passeggiata. In seguito nel 1788 divenne città demaniale per decreto di Ferdinando IV.
Tra i monumenti più importanti annoveriamo la Chiesa di S. Maria di Gesù con l’annesso Convento dei Minori Osservanti, entrambi del sec. XV.
Dopo la ristrutturazione viene restituito alla fruizione della collettività un bene prestigioso e funzionale che ben concilia il suggestivo fascino del passato con l’esigenza di uno spazio moderno polivalente.
La Chiesa di S. Maria del Gesù fu edificata insieme al convento dei Minori Osservanti in epoca quattrocentesca.